LA FIERA DELLE MENZOGNE

Era il 15 ottobre del 2017 quando lo stuolo di “politicanti taglianastri” di centro sinistra, capeggiati dall’attuale Presidente pro tempore della Regione Campania, adeguatamente supportato dall’attuale Sindaco pro tempore di Mercato S. Severino e della sua maggioranza di centrosinistra, inaugurava il Dipartimento di Medicina Legale dell’Ospedale “Gaetano Fucito” di Curteri. 

Apparve evidente fin da subito che si trattava dell’ennesima occasione di propaganda elettorale anche perché eravamo a ridosso delle elezioni politiche che videro eletto (guarda caso!) il figliolo dell’attuale Presidente pro tempore della Regione.

Il potenziamento del nostro Ospedale venne dato per “fatto” e ovviamente spacciato per una “cosa meravigliosa e straordinaria” tanto per utilizzare aggettivi particolarmente cari al Presidente – Crozza.

Sono ormai trascorsi quasi due anni da quella che si è rivelata essere la solita “fiera delle menzogne”.

I fatti dimostrano che dal 2015, anno in cui è iniziata la disamministrazione regionale del centrosinistra e dell’attuale Presidente pro tempore, il nostro Ospedale è stato mutilatodepotenziato e abbandonatoriducendosi ad uno squallido “nominificio” per accontentare “amici” e sostenitori del centrosinistra così come dimostra la recente nomina (con tanto di comunicati stampa di “soddisfazione” espressa dagli pseudo politici locali) del responsabile del Pronto Soccorso.

A proposito: abbiamo il “nuovo” direttore (di sicura fede politica), ma dove è il nuovo Pronto Soccorso, quello che si sarebbe dovuto realizzare entro il 2016 grazie al finanziamento assicurato dall’allora Presidente della Giunta Regionale, Stefano Caldoro e dal suo Assessore Giovanni Romano, Sindaco di Mercato S.Severino?

Eh sì!

I finanziamenti per riqualificare il Pronto Soccorso, il Dipartimento di Medicina Legale e il plesso della ex oncologia li assicurò la Giunta Regionale di centrodestra.

Gli attuali Amministratori avrebbero dovuto solo espletare le gare e realizzare i lavori.

Ci sono voluti oltre quattro anni per… essere in tempo con le nuove elezioni regionali del prossimo anno!

Fino al 2015, quando Giovanni Romano era ancora Sindaco della Città e Assessore Regionale all’Ambiente  della Giunta di Stefano Caldoro, il nostro Ospedale era stato salvaguardato e potenziato con l’inserimento nella rete degli Ospedali Universitari della Facoltà di Medicina della Università di Salerno (scongiurando la sua chiusura) e con il mantenimento della Ginecologia, dell’Oncologia, dell’Ortopedia, della Chirurgia Bariatrica, dell’Otorinolaringoiatria, della Medicina interna, della Gastroenterologia, della Cardiologia. 

Addirittura il nostro Ospedale era l’unica struttura pubblica dell’Italia centro-meridionalead avere ottenuto l’accreditamento d’eccellenza  per l’unità operativa di angiologiada parte della Società Italiana di Patologia Vascolare.

L’Atto Aziendale,siglato nel 2015, aveva rafforzato le caratteristiche del“Fucito” quale ospedale di riferimento della Facoltà di Medicina dell’ Università di Salerno  attraverso l’ubicazione delle strutture didattiche del corso di laurea in Odontoiatria ed era stata anche avviata la procedura per attivare la riabilitazione cardiologica.

Oggi,  purtroppo, di tutto questo resta solo un lontano ricordo.

Nel nostro Ospedale non si nasce più perché è stata soppressa la ginecologia e la pediatria. 

E’ stata soppressa l’ortopedia. 

E’ stato eliminato il servizio per le cure oncologiche, il Pronto Soccorso è al collasso, il Dipartimento di Medicina Legale non è mai stato attivato a regime perché non ancora a norma di legge (nonostante le inaugurazioni elettorali), i posti letto sono diminuiti drasticamente,il personale medico sanitario è insufficiente rispetto alle richieste d’assistenza.

Per i nostri “amministratori” queste non sono priorità.

Lo sono le nomine e le campagne elettorali.

E quando qualcuno (pochi in verità) si lamenta di questo fallimentare modo di difendere gli interessi della Comunitàarriva la giustificazione magicala colpa non è nostrama di “quelli di prima”.

Le teste si chinano ai voleri dei “padrini” (politici) e dei “padroni” (elettorali) e la nostra Città è sempre più abbandonata ad un triste declino.

Movimento Civico Sanseverinese

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