I SOCIAL DEL MOVIMENTO CIVICO SANSEVERINESE
A gennaio fa segnalammo il progressivo disfacimento dell’intonaco di un muro del nostro Cimitero. Dopo due mesi… l’abbandono raddoppia! E’ troppo chiedere che, tra selfie e festicciole, la dis-amministrazione si occupi anche della nostra Città e della dignità del nostro Cimitero? Anche perché paghiamo mensilmente per la manutenzione del patrimonio pubblico…
Nel gennaio del 2021 denunciammo alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore le irregolarità dell’aggiudicazione dei lavori di sistemazione di un costone roccioso a Pandola. Ne parlammo anche in campagna elettorale. I dis-amministratori affermarono che, come al solito, lanciavamo allarmismi solo per fare scandalo. Due giorni fa il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Nocera Inferiore ha disposto il rinvio a giudizio del titolare dell’impresa e dell’allora Responsabile dell’Area Tecnica del Comune mentre ha assolto Vincenzo Ranisi, funzionario del Comune che firmò il contratto. Quindi, l’Autorità Giudiziaria, al momento, ha attestato che avevamo ragione. Ci sarà un processo e attenderemo l’esito dello stesso con la massima fiducia nella Magistratura. Ma non basta! Il progetto di fattibilità fu approvato dalla Giunta Comunale. L’intervento fu inserito nel Piano delle Opere Pubbliche e fu approvato dal Consiglio Comunale. Noi abbiamo accertato, dopo la denuncia, che l’area oggetto dei lavori è di proprietà privata. Ci chiediamo: come è possibile che i dis-amministratori abbiano deliberato di utilizzare soldi pubblici per un intervento che non è una “opera pubblica? Come è possibile che i dis-amministratori non sapessero che l’area era allora ed è tuttora privata? Al di là delle eventuali responsabilità personali dei rinviati a giudizio, resta la grave responsabilità dei dis-amministratori che hanno approvato il progetto dell’opera e del Consiglio Comunale che ha ratificato il Piano delle opere pubbliche in cui l’opera era inserita. Chiediamo, quindi, che le responsabilità della dis-amministrazione e dell’intero Consiglio Comunale vanno accertate perché sono all’origine della vicenda giudiziaria. La decisione di intervenire con i soldi pubblici su di un’area privati è del Sindaco, della Giunta comunale e del Consiglio Comunale e non certo di chi ha agito, sembrerebbe illegittimamente, in conseguenza delle deliberazioni. Visto che non abbiamo avuto nessun riscontro alle interrogazioni, chiediamo queste risposte alla Procura della Repubblica. Anche perché si sono sperperati soldi pubblici per un’altra “opera” incompiuta. Che si aggiunge a quelle scandalosamente in ritardo nella loro esecuzione, alle opere appaltate e mai iniziate e a quelle addirittura bloccate dall’Autorità Giudiziaria come, ad esempio, il Palazzetto dello Sport. L’incapacità e l’inadeguatezza dei dis-amministratori, al “potere” da sette anni, creano danni irreparabili alla nostra Comunità e devono essere chiamati a darne conto.
Da una settimana (con quattro mesi di ritardo e solo dopo la nostra denuncia) sono iniziati i lavori di sostituzione dei lampioni in Via Principe di Carignano e in Piazza Dante. Abbiamo notato che in Via Carignano i lampioni non sembrano proprio nuovi… A guardarli bene, sembrano proprio quelli usati e tolti dal tratto di Corso Diaz dove sono in corso i lavori di riqualificazione. Riutilizzare ciò che è ancora funzionante quando possibile e’ certamente utile. Per risparmiare e per applicare correttamente il principio dell’economia circolare. Ma ci chiediamo: il progetto e l’appalto originale che prevedeva l’impiego di lampioni nuovi e’ stato modificato e riapprovato? I lampioni già usati sono stati nuovamente collaudati e certificati prima di essere installati? Quanto risparmieremo rispetto ai 130.000 euro dell’appalto aggiudicato? Abbiamo presentato un’interrogazione e aspettiamo risposte.
PERSI I FINANZIAMENTI! INCAPACI E BUGIARDI! La Dis-amministrazione non si smentisce. Di fronte all’evidenza dei fatti, la miserabile giustificazione è sempre quella di attribuire ad altri le proprie responsabilità. I fatti sono semplici: 1. la Regione ha finanziato i Comuni per ristrutturare alloggi popolari già esistenti; 2. la Dis-amministrazione ha presentato una richiesta di finanziamento per costruire nuovi alloggi in una proprietà privata in Via Campo Sportivo; 3. il nostro Comune, grazie alla Dis-amministrazione dei “festini”, ha perso il finanziamento; 4. le famiglie assegnatarie continueranno a vivere in alloggi comunali precari e non sicuri come quelli di Via Macello. Il resto sono solo bugie infantili. L’area di Via Campo Sportivo fu scelta proprio dalla Dis-amministrazione in Consiglio Comunale nel 2019 e non certo dall’IACP. L’area non è mai stata idonea urbanisticamente e la Dis-amministrazione lo ha sempre saputo. L’intervento dell’IACP (oggi ACER) non si è mai realizzato anche questo motivo. Le altre aree idonee urbanisticamente per costruire nuovi alloggi sono quelle di proprietà comunale di Acigliano, Spiano e Ciorani, ma la Dis-amministrazione decise allora e insiste oggi per un’area privata! Perché? Nessuno ha mai risposto! In ogni caso, il bando regionale dello scorso mese di luglio non finanziava la costruzione di nuovi alloggi, ma la ristrutturazione di quelli già esistenti. Perché, quindi, non si è voluto presentare la richiesta nel modo giusto? Nessuno risponde!
Un altro fallimento della Dis-Amministrazione! La Regione Campania ha finanziato numerosi Comuni per gli interventi di riqualificazione degli alloggi popolari di proprietà pubblica. Nella nostra Città ci sono diversi comparti di alloggi popolari che hanno urgente necessità di interventi di manutenzione straordinaria a carico del Comune per ripristinare le condizioni e di sicurezza per le famiglie residenti. Abbiamo già segnalato la situazione di degrado e di pericolo delle palazzine di Via Macello. La Dis-Amministrazione avrebbe dovuto approfittare dei finanziamenti regionali per progettare e realizzare questi lavori di riqualificazione. Ma poiché l’impegno quotidiano principale sono i social e i “festini” per distrarre la Comunità dai veri problemi mai affrontati, i Dis-Amministratori hanno presentato una richiesta di finanziamento per… costruire nuovi alloggi, da affidare alle cooperative (impegni assunti in campagna elettorale?), su di un terreno privato in Via Campo Sportivo (altri impegni?) che urbanisticamente non è idoneo per realizzare nuove residenze. Il risultato? La nostra Città è stata esclusa dai finanziamenti! Un grave danno per le famiglie residenti negli alloggi di edilizia popolare che rende ancora più povera la nostra Città!
I sottoscritti consiglieri comunali Luigi Lupone e Giovanni Romano, nella qualità di componenti della Commissione Urbanistica, informano che non parteciperanno alla riunione della Commissione convocata per quest’oggi alle 18.00 per i seguenti, sintetici, motivi. In primo luogo l’argomento viene portato all’attenzione della Commissione al termine di una procedura amministrativa per la quale la Commissione non è mai stata consultata. Il progetto definitivo riguardante Piazza XX settembre non solo è stato già approvato, ma è stata già espletata la gara per la redazione del progetto esecutivo e per la realizzazione dei lavori. L’intervento della Commissione si profila, pertanto, come sostanzialmente inutile rispetto a decisioni già assunte e procedure operative già in fase di ultimazione. A tal proposito si rileva che la prossima settimana sarà valutato nel merito, dalla sezione di Salerno TAR Campania, il ricorso presentato da una impresa partecipante alla gara già conclusa e aggiudicata per cui, prudentemente, sarebbe opportuno attendere l’esito del giudizio. Stante la complessità del progetto e dell’intervento, abbiamo bisogno di ricevere preventivamente la necessaria documentazione per poterla analizzare. Tale documentazione non ci è stata inviata in allegato alla convocazione. Infine, si coglie l’occasione per evidenziare, ancora una volta, che resta in attesa di definizione la questione relativa al ruolo e alle prerogative delle Commissioni Consiliari sollevata dai Consiglieri Comunali di maggioranza allorquando decisero di non partecipare alle ultime sedute della Commissione Cultura basandosi sull’assunto “assurdo” che la stessa potesse essere convocata solo su istanza della Giunta o del Sindaco. Da allora siamo ancora in attesa che la maggioranza si attivi per dirimere, in un sano e propositivo contraddittorio, la controversia e chiarire il quadro normativo e regolamentare cui fanno riferimento le Commissioni Consiliari. Luigi Lupone Giovanni Romano