I SOCIAL DEL MOVIMENTO CIVICO SANSEVERINESE

 

La Dis-Amministrazione ci ha “regalato” un’altra “sorpresa”. Da venerdì non sono più consultabili i documenti archiviati nella sezione “Archivio Storico” dell’Albo Pretorio on-line. Scomparsi… cancellati… di punto in bianco! In questa sezione sono archiviati i documenti (delibere di Consiglio Comunale e di Giunta Comunale, determine dei Responsabili di Area, ordinanze, permessi edilizi, ecc.) una volta che è scaduto il termine di pubblicazione obbligatoria all’Albo Pretorio on-line ordinario (in genere dai 15 ai 30 giorni). E’ una sezione importante per consentire a tutti i cittadini che ne hanno necessità o desiderio, di consultare atti pubblici anche a distanza di tempo. Il motivo della eliminazione dei documenti (al momento è rimasto solo l’elenco) non è conosciuto. Non c’è stato e non c’è nessun avviso sul sito del Comune. Nessuna spiegazione. L’Albo Pretorio on-line ha sostituito quello cartaceo il primo gennaio del 2011 in base ad una legge (la n.69 del 18.06.2009). In quell’occasione fu approvato un Regolamento per disciplinare le modalità di pubblicazione digitale dei documenti, i tempi di pubblicazione e la tenuta dell’Albo on-line. Qualcuno vuole far riferimento proprio a questo Regolamento per “giustificare” la cancellazione dei documenti. Il solito maldestro tentativo di “scaricare” su… quelli di prima! L’evidenza dei fatti, però, sconfessa questi pavidi. All’art 3, comma 5, del Regolamento è scritto che “per il completo esercizio del diritto di accesso agli atti, tali documenti (quelli che sono pubblicati nei termini stabiliti dalla legge all’Albo on-line ordinario) restano sempre consultabili nella sezione “ricerca” dell’Albo”. La libera e trasparente consultabilità digitale a mezzo web di tutti i documenti pubblici è garantita fin dal 2010. Se non si ha nulla da nascondere e nulla da “eliminare” dall’Albo, la libera consultabilità digitale di tutti i documenti deve essere potenziata e resa ancora più semplice per invogliare i cittadini ad informarsi liberamente circa l’andamento dell’amministrazione della Città e le decisioni dei Dis-Amministratori. E se per caso il Regolamento approvato da… quelli di prima non dovesse essere più adeguato (sono trascorsi 13 anni!), la Giunta Comunale lo cambi subito per assicurare e rafforzare la trasparenza e la democrazia. Invece, ai cittadini viene riservato lo stesso trattamento dei consiglieri comunali ai quali non vengono fornite le risposte alle interrogazioni e non vengono consegnati i documenti che riguardano le gare di appalto, i contratti, le consulenze, i lavori pubblici. Forse qualcuno ritiene di aver trovato un altro modo per “controllare” i cittadini quando richiederanno le copie cartacee dei documenti cancellati dall’Albo Storico e magari disincentivarli dal richiederli. Al peggio non c’è mai fine!

Come si vede, il problema non è solo il sottopasso, ma l’intera zona. Ribadiamo quanto già detto: la soluzione consiste nel deviare l’acqua che proviene dal fiscianese all’altezza della rotatoria all’inizio della strada che porta all’area industriale. Una parte di quell’acqua va incanalata nella rete fognaria del Macchione, come è sempre stato. Solo così si riduce la portata e la pressione dell’acqua di dilavamento superficiale in via Aldo Moro. Occorre battersi per riuscirci riprendendo quello che era stato fatto fino al 2016. In alternativa, occorre realizzare un nuovo tratto di collettore all’altezza dell’industria conserviera e bypassare l’avallamento del sottopasso. I fondi del PNRR servono anche a questo oltre a pagare “consulenze” alle persone “amiche”! Il resto è solo propaganda per inseguire i soliti like!

La propaganda della Dis-Amministrazione il 30 giugno aveva annunciato la soluzione del problema. Questa è la situazione di pochi minuti fa… È chest è!

Traffico veicolare completamente bloccato al Capoluogo. La chiusura dell’ultimo tratto di Corso Diaz per i lavori e il mercato del sabato hanno causato una congestione facilmente prevedibile. Perché non è stata predisposta un’opportuna segnaletica in via Carignano per consigliare agli automobilisti il percorso alternativo di Via Solofrana? Perché non è stata presa in considerazione la possibilità di cambiare il senso di marcia di Via Trieste o, addirittura, di istituirvi il doppio senso?

Da oltre un mese anche l’unico erogatore della Casa dell’Acqua al Parco del Boschetto è fuori uso. L’impianto non è neppure più servito dall’energia elettrica. Accanto alla (fu) Casa dell’Acqua, recipienti e bidoni di olio alimentare esausto abbandonati da tempo che dispensano odori nauseabondi. E i nostri cittadini sono costretti a rifornirsi a Montoro o a Baronissi. E chest’e!

Sono iniziati i lavori di riqualificazione del Corso Diaz. Come avevamo immaginato, dalla “conferenza stampa” tenuta dalla Dis-Amministrazione in occasione della cerimonia della posa della prima pietra, non è arrivata nessuna indicazione utile sulla regolazione futura della strada. Vedremo… cercheremo… valuteremo… Improvvisazione ed incertezze usate ad arte per nascondere l’unica decisione presa che è quella di… non decidere e non far sapere ai cittadini! Giusto per non “scontentare” nessuno. Intanto gli esercizi commerciali del primo tratto interessato dai lavori sopportano i primi disagi e la inevitabile riduzione delle vendite. Insieme al consigliere comunale Gerardo Figliamondi abbiamo presentato un’interrogazione per sapere se la Dis-Amministrazione intende dare un segnale concreto di vicinanza e di sostegno agli operatori commerciali. La proposta è di ridurre, in modo straordinario e solo per i mesi necessari per eseguire i lavori, le tasse e i tributi comunali a carico dei commercianti e dei proprietari dei negozi. È un impegno finanziario minimo, che non compromette il bilancio, limitato nel tempo. Più che altro è un segnale di sensibilità politica e di vicinanza concreta ad una categoria economica che sta affrontando difficoltà sempre maggiori. Una semplice proposta, avanzata senza intenti polemici e senza altri scopi.

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