
A DOMANDA… NON RISPONDONO! MA NOI NON CI FERMEREMO!
29 Gennaio
Più volte abbiamo informato i nostri concittadini sulle difficoltà che i consiglieri di opposizione devono superare quando chiedono informazioni e documenti ai Dis-Amministratori Comunali.
Non rispettano i trenta giorni previsti dalla legge (come ribadito nella nota della Prefettura che pubblichiamo) per rispondere alle interrogazioni e accampano le scuse più puerili per ostacolare l’accesso agli atti.
L’obiettivo è duplice: nascondere ciò che non vogliono ammettere e farci perdere gran parte del tempo che possiamo dedicare alla nostra Città in estenuanti e laboriose richieste scritte.
Non c’è da meravigliarsi: il livello di cultura politica è quello che è!
Del resto, ci hanno ostacolato anche nella frequentazione del Palazzo Vanvitelliano perché non hanno voluto destinare, come prevede lo Statuto e il Regolamento del Consiglio Comunale, un ufficio ai consiglieri di opposizione.
La sala dei Gruppi Consiliari, che è sempre stata destinata ai consiglieri comunali e che per noi poteva essere funzionale come punto di appoggio per conservare i documenti, è stata destinata ad un Assessore!
Mercoledì 25 gennaio, dopo che la Dis-Amministrazione e della sua maggioranza ha disertato per la seconda volta il Consiglio Comunale che avrebbe dovuto occuparsi delle perdite e della catastrofe finanziaria del CO.FA.SER., abbiamo inviato al Comune l’ennesimo sollecito chiedendo risposta alle interrogazioni presentate fin dal mese di settembre e ignorate.
Solo che stavolta, come si può leggere nella nota che pubblichiamo, abbiamo indicato in indirizzo anche la Prefettura e la Procura della Repubblica evidenziando il disagio che viviamo e le mortificazioni che subiamo.
Come per incanto, due giorni dopo e precisamente venerdì 27, in tarda serata, il Segretario Generale del Comune ha inviato a chi scrive tutte le venti risposte che mancavano all’appello.
Si potrebbe osservare che dovremmo essere soddisfatti avendo raggiunto l’obiettivo.
Invece, siamo ancora più amareggiati!
Innanzitutto perché la reazione dimostra, ancora una volta, l’inesistente rispetto degli attuali Dis-Amministratori per le Istituzioni.
Non può essere la minaccia del ricorso all’Autorità Giudiziaria o Amministrativa ad indurre chi ha i numeri per amministrare la nostra Città a compiere il proprio dovere di informare e di essere corretti.
Lo abbiamo detto altre volte e lo ribadiremo continuamente: il Comune non è di proprietà dell’attuale maggioranza e dei suoi Dis-Amministratori.
Sono solo i rappresentanti pro-tempore della maggioranza degli elettori che si sono espressi a giugno dell’anno scorso, ma dovrebbero (perché non lo sono!) essere i primi a sentirsi assoggettati alle Leggi che impongono trasparenza nella gestione della Comunità.
In secondo luogo le risposte che abbiamo ricevuto (e che pubblicheremo di volta in volta), nella maggior parte dei casi sono firmate dal Segretario Generale e non dai Dis-Amministratori a cui avevamo rivolto le interrogazioni.
Un ridicolo tentativo di “nascondersi” dietro il paravento dei Dirigenti e dei Funzionari giusto per scansare qualche “responsabilità”.
Infine, quasi sempre, le risposte non contengono le informazioni richieste.
Il tentativo è, ancora una volta, farci perdere tempo, di farci scrivere ancora, di allungare i tempi e farci scoraggiare.
In questo caso, sono loro che stanno perdendo tempo.
Perché, come abbiamo già anticipato, la loro arroganza da “suprematisti” e la loro “sindrome del Marchese del Grillo” non ci fermerà!