LA CAMPAGNA ELETTORALE DEGLI “AFFARI” E LA DEVASTANTE COLATA DI CEMENTO SULLA NOSTRA CITTÀ

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SBUGIARDATA DALLA PROVINCIA. PRESENTEREMO UN ALTRO ESPOSTO ALLE AUTORITÀ.

Qualche settimana fa abbiamo presentato un esposto alle Autorità Giudiziarie in merito ad una imminente colata di cemento diffusa sul tutto il territorio comunale organizzata dall’Amministrazione Comunale con due delibere assunte in violazione della legge. 

Con due delibere, la n. 198 del 23.11.2021 e la n. 72 dell’01.04.2022 (link in fondo all’articolo), ha modificato alcune Norme di Attuazione (NTA) del Piano Urbanistico Comunale (PUC) dando il via ad una incontrollata e illegittima cementificazione delle aree produttive che nel Piano Urbanistico Comunale sono state classificate come “sature” per garantire gli equilibri territoriali tra aree edificate e aree scoperte e per rispettare gli indirizzi stabiliti dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) e del Piano Territoriale Regionale (P.T.R.).

 Una evidente “manovra elettorale” di stampo clientelare finalizzata a dare “risposte” a pochi soggetti nei confronti dei quali probabilmente sono stati assunti “impegni” che nulla hanno a che vedere con il bene della nostra Comunità. 

La vigente normativa regionale consente l’adeguamento dei piani urbanistici con una procedura velocizzata per le sole cosiddette “modifiche tecniche obbligatorie” intese come correzione di banali errori cartografici dovuti ad errata rappresentazione grafica di tipo puntuale di manufatti, confini, toponimi e simili. 

L’Amministrazione Comunale ha “esteso” questa possibilità indiscriminatamente a tutte le aree produttive classificate come “sature” dal P.U.C. e ha modificato gli articoli 16, 18 e 19 articoli delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano per consentire la libera cementificazione di aree libere e spazi verdi. 

Ha mascherato una vera e propria “variante” del P.U.C., di enorme rilevanza e consistenza, ricorrendo ad un espediente e senza rispettare la legge in materia di pubblicità e di informazione nei confronti dei cittadini ai quali la legge garantisce il diritto di partecipare alla formazione del provvedimento. 

Infatti, la delibera di “variante” va adottata dal Consiglio Comunale (e non dalla Giunta), deve essere pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania (B.U.R.C.) e sul sito web del Comune, deve essere depositata per 30 giorni e nei 30 giorni successivi tutti i cittadini devono poter presentare osservazioni e rilievi che il Consiglio Comunale ha l’obbligo di valutare prima di approvare l’atto finale. 

Invece i provvedimenti della Giunta sono stati semplicemente pubblicati all’Albo Pretorio e “opportunamente” non è stata data alcuna informazione alla Comunità. 

Nel nostro esposto abbiamo evidenziato come la Giunta Comunale ha abusato dei propri poteri e delle proprie prerogative per i seguenti motivi: 

  1. ha classificato come “modifiche tecniche” obbligatorie la trasformazione di ampie aree del territorio classificate dal P.U.C. come “sature” per rispettare gli equilibri territoriali tra aree edificate e aree scoperte nel rispetto degli indirizzi stabiliti dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) e del Piano Territoriale Regionale (P.T.R.);
  2. ha deliberatamente omesso di avviare l’obbligatoria procedura di “variante” del P.U.C. la cui competenza è del Consiglio Comunale;
  3. ha deliberatamente violato la vigente normativa regionale (L.R. n. 16/2004 e Regolamento Regionale di attuazione n. 5/2011) sopra richiamata non attuando la prevista procedura di pubblicazione, deposito e recepimento delle osservazioni da parte dei cittadini.

Adesso abbiamo “scoperto” che la nostra denuncia è fondata e che le responsabilità dell’Amministrazione Comunale sono ancora più gravi di quelle già rilevate.

Infatti la Provincia di Salerno, da noi interpellata sulla regolarità degli atti della Giunta Comunale, già lo scorso 21 febbraio 2022 (nota che pubblichiamo) ha scritto all’Amministrazione Comunale a proposito della prima delibera, la n. 198 del 23.11.2021 e ha precisato che:

  1. alla delibera non sono stati volutamente allegati gli articoli delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) che si intendeva modificare;
  2. non risultava chiaro come le modifiche che si intendevano apportare incidessero sul DIMENSIONAMENTO del Piano Urbanistico Comunale (PUC) e se fosse stata valutata sia la SOSTENIBILITA’ IN TERMINI DI CONSUMO DI RISORSE già valutate in sede di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Urbanistico Comunale (PUC), sia la DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE esistente.

Tutte cose che possono essere assicurate solo da una vera PROCEDURA DI VARIANTE, trasparente e partecipativa, non certo da semplici delibere sottratte alla obbligatoria pubblicità per informare correttamente i cittadini e garantire il loro diritto a partecipare al procedimento di formazione della decisione.

Alla luce della nota della Provincia, presenteremo un ulteriore esposto alle competenti Autorità e chiederemo di annullare la procedura adottata per avviare quella corretta e conforme alla legge.

La nostra Città non merita di essere disamministrata in modo truffaldino.

La reputazione della nostra Comunità non merita di essere ulteriormente mortificata dalle azioni sconsiderate di chi al “bene comune” ha anteposto le clientele e i voti.

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