IL COMUNE INSOLITAMENTE GENEROSO CON IL CONCESSIONARIO DEL PALAZZONE E DEL PALAZZETTO.

A QUASI QUATTRO ANNI DALLA CHIUSURA, NIENTE E’ STATO FATTO

“L’Amministrazione Comunale si mostra nuovamente e stranamente “generosa” con l’impresa concessionaria del sempre più fantomatico project financing che avrebbe dovuto vedere già in costruzione il nuovo Palazzetto dello Sport. Le nostre riserve e i nostri timori sulla regolarità di questa procedura sono sempre più forti. Abbiamo chiesto che si faccia chiarezza”.

Così Giovanni Romano, coordinatore del Movimento Civico Sanseverinese e candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative di Mercato S.Severino.

“Abbiamo appreso, leggendo gli atti all’Albo Pretorio del Comune, che il Funzionario Responsabile dell’Area Lavori Pubblici ha deciso di non procedere all’incasso di quanto dovuto dall’impresa concessionaria per acquisire l’area attualmente occupata dal vecchio Palazzetto dello Sport di circa 4.300 mq e sulla quale deve essere costruito un Palazzone privato di otto piani, alto più di 27 metri, destinato a residenze e attività commerciali.

Quest’area fu valutata 344.000 euro che, in base al contratto, l’impresa concessionaria avrebbe dovuto versare al Comune in “comode” rate semestrali a partire dal 2020. 

Attualmente il Comune avrebbe dovuto avere in cassa oltre 200.000 euro, necessari al Piano di Riequilibrio Finanziario e fondamentali per far fronte alle richieste del precedente appaltatore che ha citato in giudizio l’Ente per ottenere la restituzione della somma che aveva anticipato.

Apprendiamo, invece, che ad oggi l’impresa concessionaria non ha versato nulla violando il contratto sottoscritto.

Di fronte ad una così rilevante inadempienza, invece di procedere con la rescissione del contratto, l’Amministrazione Comunale ha consentito al Funzionario Responsabile dell’Area Lavori Pubblici di modificare il contratto, di andare comunque avanti e di “accontentarsi” di una polizza fidejussoria al posto dei soldi veri.

Un atto di “generosità” che induce a riflettere innanzitutto perché l’importo da versare al Comune è di modesta entità rispetto al valore complessivo dell’intervento di oltre 16.000.000 di euro e l’inadempienza del concessionario costituisce motivo di seria preoccupazione circa la sua capacità finanziaria.

In secondo luogo perché il Comune consente all’impresa concessionaria di acquisire l’area dove ora sorge il vecchio Palazzetto autorizzando di fatto la sua demolizione considerato che su tale area deve sorgere il Palazzone privato la cui vendita si profila sempre più come una speculazione edilizia.

Sono riemersi, infatti, tutti i gli interrogativi emersi quando l’Amministrazione Comunale decise, nel 2018, di avviare la procedura di project financing.

Partendo dalla chiusura dell’attuale Palazzetto dello Sport, avvenuta tra agosto e settembre del 2018 con una ordinanza che, allo stato, sembra scomparsa dall’Albo Pretorio e dai documenti del Comune.

Fu proprio questa “anomala” ed improvvisa chiusura del Palazzetto per una presunta “inagibilità” a consentire all’impresa concessionaria di presentare la richiesta di intervento che ha dato origine alla procedura successiva di project financing.

In quella stessa richiesta fu affermato che nella programmazione urbanistica del Comune non era presente la realizzazione di una simile opera pubblica. 

Dichiarazione palesemente non vera in quanto l’intervento era programmato e addirittura era in corso così come attestato dagli atti del Piano Urbanistico Comunale.

Da oltre tre anni e mezzo la Comunità è stata privata della vecchia struttura senza che della nuova si sia visto nulla oltre ai tabelloni propagandistici apparsi sulle mura del vecchio Palazzetto da qualche mese.

I consiglieri comunale di opposizione denunciarono questa anomalia ed evidenziarono le violazioni di legge in materia edilizia ed urbanistica rilevabili nel progetto presentato dall’impresa concessionaria: difformità urbanistiche rispetto all’intervento già appaltato nel 2010 e definito dal Piano Urbanistico Comunale (PUC) come intervento “in corso di realizzazione”; violazioni di natura edilizia riguardo l’altezza e le distanze dagli immobili confinanti del Palazzone privato per le residenze e gli immobili commerciali; la “strana” classificazione di “opera di interesse pubblico” di questo Palazzone privato; l’inspiegabile silenzio sulla procedura di restituzione delle somme anticipate dal vecchio appaltatore che, in mancanza di adeguate risposte circa la prosecuzione dell’intervento, aveva avviato un’azione risarcitoria che, proprio in questi giorni, emerge in tutta la sua gravità per le casse del Comune.

Il Consiglio Comunale, nel febbraio del 2019, decise di non tener conto delle puntuali osservazioni delle opposizioni e deliberò di approvare la procedura e lo studio di fattibilità del nuovo intervento in project financing in deroga allo strumento urbanistico.

Che ad oggi non è iniziato e per ulteriormente “favorire” il quale si arriva alla decisione di modificare il contratto sottoscritto.

Riteniamo che gli aspetti anomali e poco chiari di questa vicenda necessitino di un accertamento che abbiamo chiesto alle competenti Autorità Giudiziarie e Contabili a difesa degli interessi della nostra Città, sempre più mortificata dall’incapacità e dal pressapochismo di un’Amministrazione al capolinea”.

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