Movimento Civico

Una rinnovata organizzazione territoriale e tematica per costruire l’alternativa di governo nella nostra Città”.

Questo il risultato dei lavori del Coordinamento cittadino delle Liste Civiche per S.Severino riunito giovedì da Giovanni Romano, fondatore del Movimento Civico Sanseverinese e già sindaco della Città fino al 2016.

“E’ trascorso un anno dalla elezione dell’attuale sindaco e sette mesi dalla composizione dell’insediamento dell’attuale Amministrazione nata da un accordo che definimmo un imbroglio e che tale si sta rivelando. Lo schieramento centrista dell’attuale sindaco e quello di sinistra del suo sfidante avevano entrambi perso le elezioni per non essere stati in grado di ottenere la necessaria maggioranza per governare da soli. Invece di consentire all’elettorato di esprimersi nuovamente come la logica e la dignità avrebbero consigliato, l’attuale sindaco e il suo sfidante decisero di accordarsi per spartirsi le poltrone e restare in sella. L’accordo fu siglato solo con l’assegnazione di tre assessorati al centrosinistra. Non ci fu alcun programma condiviso che consentisse chiaramente di superare le rilevanti differenze emerse in campagna elettorale. Soprattutto, senza trasparenza, l’accordo fu deciso a tavolino senza che la Comunità fosse informata sulle prospettive di sviluppo futuro della Città. Oggi, ad un anno dal cosiddetto “cambiamento” possiamo affermare che non esiste alcun progetto credibile per il nostro futuro. Si “tira a campare”, per mantenersi al potere. Si continua a beneficiare delle attività programmate e avviate dalla precedente amministrazione intestandosene i meriti. Ci riferiamo al completamento dello stadio Superga, al completamento dei lavori di una parte dell’Ospedale, alla imminente apertura del rinnovato Museo Archeologico, ai lavori della rete fognaria che inizieranno a giorni, ai lavori di completamento del restauro del Castello, del restauro del Convento di S.Antonio, della riqualificazione dell’area archeologica di S.Marco a Rota prossimi ad essere cantierati, ai lavori della messa in sicurezza della scuola media “S.Tommaso d’Aquino” attualmente in gara, alla costruzione della nuova scuola media di Piazza del Galdo. Tutte opere programmate e finanziate dalle passate Amministrazioni. E per giustificare l’assoluta incapacità di intercettare risorse e sviluppare progetti, ci si continua a lamentare che “non ci sono soldi”. Questa litania ripetuta a mo’ di “disco rotto” rappresenta l’imbroglio più grande dell’attuale sindaco e del suo sfidante. In campagna elettorale si sono affannati entrambi a terrorizzare i cittadini circa l’imminente dissesto incombente sul Comune e sui disastri causati dalla precedente amministrazione arrivando a diffondere la vergognosa menzogna che l’Amministrazione Romano si fosse interrotta per questo motivo. La storia ha chiarito che Giovanni Romano è stato uno dei pochi amministratori che, raggiunto da un rinvio a giudizio per una vicenda di 17 anni prima, ha avuto il coraggio e la dignità di dimettersi per non coinvolgere la Città nella sua vicenda personale e dopo un processo durato 11 mesi, è stato completamente scagionato da ogni accusa. Del resto, se come affermano gli attuali amministratori il Comune fosse veramente in procinto di fallire, come si spiega che dalle dimissioni di Romano sono stati approvati ben tre bilanci di previsione e due bilanci consuntivi? , Se, come si dice “non ci sono soldi”, come è stato possibile spendere circa 200.000 euro per lavori di somma urgenza affidati con procedure non propriamente legittime ad imprese selezionate con procedimenti non propriamente trasparenti? Come è stato possibile ripristinare le indennità per il sindaco e gli attuali amministratori che i precedenti amministratori avevano eliminato fin dal 2014? Come è possibile, in mancanza di risorse finanziarie, continuare a versare somme ingenti a quel carrozzone politico chiamato Consorzio dei Servizi Sociali dell’Irno la cui funzione principale è distribuire consulenze e al quale il nostro Comune non avrebbe dovuto aderire? Oppure predisporsi a ripianare le perdite di un altro carrozzone chiamato Co.Fa.Ser. che andava sciolto alla sua scadenza per poter riprendere la gestione diretta della farmacia comunale che avrebbe consentito al Comune di incassare almeno 150.000 euro all’anno? Se, come viene continuamente ripetuto, il dissesto è ormai prossimo perché la Corte dei Conti non ha inserito il Comune di Mercato S.Severino nell’elenco dei Comuni a rischio dissesto o strutturalmente in deficit?

In realtà i soldi si spendono. Male e inutilmente, ma si spendono. E alla favola del dissesto non crede più nessuno. E mentre la Comunità è stata angosciata nell’ultimo anno da inutili e dannosi provvedimenti di modifiche del traffico (anche in questo caso si spenderanno decine di migliaia di euro per segnaletica e interventi stradali di cui nessuno avvertiva il bisogno se non gli attuali amministratori per dimostrare che stavano “cambiando” qualcosa!), l’Amministrazione ha perso il finanziamento regionale per la realizzazione del nuovo Polo Sportivo di Curteri, ha perso i finanziamenti per passare alle fonti energetiche rinnovabili, ha perso i finanziamenti per realizzare l’unico vero intervento di sviluppo economico in grado di risollevare la Città rappresentato dal Polo della Logistica. Nel quadro degli interventi che la Regione finanzierà per realizzare le Zone economiche Speciali (ZES), dove le aziende avranno grande vantaggio ad insediarsi perché per cinque anni non pagheranno tasse, il nostro Comune è presente solo con la zona ASI, satura da almeno 20 anni. Nessun vantaggio per noi, ma vantaggi per Fisciano e Castel S.Giorgio. Nessun dibattito pubblico su questa importante occasione di sviluppo programmata dalle passate amministrazioni fin dal 2005 e per la quale era stato stipulato un Accordo di Programma tra la Regione, l’Università e l’Autorità Portuale di Salerno. E’ stata semplicemente e sconsideratamente persa.

E cosa è stato fatto per attuare le azioni del Piano di rientro per riequilibrare finanziariamente il Comune? Niente! Cosa è stato fatto per aprire la struttura dell’ex mattatoio riqualificata dalla precedente Amministrazione? Niente! Cosa è stato fatto per aprire la palestra di Via Campo Sportivo ultimata dalla precedente Amministrazione? Niente! Cosa è stato fatto per costituire l’Azienda Speciale per le manutenzioni e il decoro della Città impegnando gli ex dipendenti della Ge.Se.Ma. ed evitando le “somme urgenze”? Niente!

In sintesi, più che quello che abbiamo visto realizzare in questo primo anno di amministrazione, dobbiamo compilare il triste elenco di quello che abbiamo perso.

Il Movimento Civico ritiene che sia necessario ridare vigore ad una azione di opposizione politica e amministrativa per ristabilire la verità, per smascherare l’imbroglio di potere, per informare correttamente i cittadini sulla assoluta inconsistenza del cosiddetto “cambiamento”, per costruire con proposte concrete una alternativa di governo della Città credibile e aderente ai bisogni della Comunità, per arrestare, se si continua così, l’inesorabile declino cui Mercato S.Severino è condannato.

Facendo leva sulla volontà dei suoi aderenti. Avvalendosi dell’esperienza di Giovanni Romano il cui unico ruolo è quello di coordinare e promuovere le iniziative con l’aiuto di Giuseppe Vitale e Giovanni D’Auria che si occuperanno delle fasi operative. Con il ruolo attivo degli aderenti al Movimento intenzionati a diventare “antenne” sul territorio per raccogliere segnalazioni, doglianze, proposte e promuovere le necessarie azioni per la soluzione dei problemi. Con la partecipazione dei tanti cittadini che attendono di avere un interlocutore credibile per ritrovare passione ed entusiasmo. Con la determinazione necessaria a denunciare le attività dell’amministrazione non rispondenti alle reali esigenze della Comunità e non improntate alla trasparenza e alla legalità. Con un’attività di servizio che ridia speranza ai tanti sanseverinesi che non si rassegnano all’idea di doversi accontentare dell’incapacità degli attuali “nuovi” amministratori e intendono ritrovare le ragioni della partecipazione per costruire l’alternativa all’attuale governo della Città. Con donne, giovani e meno giovani completamente sganciati dalle posizioni di rendita elettorale del passato che avranno il sostegno di chi ha maturato, sul campo, esperienza e competenza senza nulla pretendere.

Non si tratta di “ritornare al passato” perché le stagioni concluse non si ripetono mai. Si tratta di avvalersi del meglio di un passato consegnato alla memoria per dare ad una nuova classe dirigente l’opportunità di mettersi in gioco per amministrare la Città con nuove idee, nuovo vigore, nuove prospettive. Ripartendo dal territorio, dall’ascolto dei cittadini, dall’impegno militante al servizio della Comunità”.

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